NABA è lieta di condividere i progetti recentemente curati dagli studenti dell’Area Set Design per il Piccolo Teatro di Milano, con la creazione delle scenografie dell’opera “La Repubblica”, e per il Teatro alla Scala di Milano, con l’allestimento delle decorazioni per la Cena di Gala in occasione della serata inaugurale della Stagione Scaligera 2024/25.
Le scenografie dell’opera di prosa “La Repubblica” al Piccolo Teatro di Milano
Dopo il debutto al Teatro Carcano nel febbraio 2024, è tornata al Piccolo Teatro di Milano l’opera di prosa "La Repubblica", con la regia e la drammaturgia di Omar Nedjari (docente NABA del Triennio in Scenografia).
La realizzazione di scene e costumi, ideati da Alice De Bortoli di Ortiche Studio (docente NABA del Triennio in Scenografia), ha coinvolto alcuni studenti ed ex studenti del Triennio - Paola Grandi, Silvia Civran, Francesca Abbiati, Pernilla Bertagni - e la studentessa del corso di Fashion Design Barbara Medeiros.
L’allestimento delle decorazioni per la Cena di Gala al al Teatro alla Scala di Milano
In occasione della Cena di Gala organizzata per la Prima del Teatro alla Scala di Milano lo scorso 7 dicembre, gli studenti del Triennio in Scenografia Marta Denna, Martina De Michelis, Gloria Friso, Emanuele Francolini, Fili Trevisan e Peng Zyan hanno ideato l’allestimento di Società del Giardino, un setting table per gli invitati di prestigio. Il progetto, in collaborazione con Caffè Scala, è stato coordinato da Margherita Palli (NABA Set Design Advisor) e Desiree Demolli (ex studentessa dell’Accademia e attualmente collaboratrice di Caffè Scala), con il coinvolgimento dei ragazzi della Locanda alla Mano di Milano, un'iniziativa di integrazione lavorativa e formazione dedicato ai giovani con disabilità.
Il progetto di allestimento degli studenti NABA si ispira all’affresco “Il Parnaso” di Andrea Appiani - protagonista indiscusso della scuola neoclassica italiana - per la scelta cromatica dei fiori, e all’opera di apertura della stagione Scaligera 2024-25 "La Forza del Destino" di Giuseppe Verdi, da cui riprende il susseguirsi delle stagioni con l'impiego di una gamma di colori caldi, come il giallo e l'arancione, affiancati a tonalità più fredde, quali il grigio e l'argento.