Prototype the Future
_Siemens

In uno scenario di lockdown interminabili emerge il bisogno di maggior apertura e di implementare la scenografia della nostra casa che, per quanto bella e funzionale, rimane fissa nello stesso luogo. É quindi possibile immaginare una casa come un moltiplicatore di momenti, viste e panorami da condividere con i cari rimasti lontani?

Un kit modulare consente di comporre in maniera molteplice e multiforme arredi, elettrodomestici e media. Oggetti colorati e parlanti si trasformano in una casa continuamente mutevole.

Nella metropoli contemporanea, e in particolare in alcune città asiatiche, la mancanza di spazio, la sovrappopolazione e l’inquinamento sono la cifra dominante. Così, mentre cresce la densità, emerge la possibilità di integrare il verde e le nuove tecnologie nella crescita verticale.

La tecnologia della cucina, il controllo della temperatura e la conservazione dei cibi, la circolazione dell’aria si integrano all’architettura trasformando i piani in grandi vassoi iper-funzionali disposti intorno ad un cuore verde.

Costretti a vivere in spazi limitati, siamo aperti alla possibilità di accedere a spazi eccezionali durante il lockdown. Alcuni borghi turistici nel sud Italia hanno visto la trasformazione di vecchie abitazioni in attrazione turistica. Questi spazi sono disponibili al nuovo mix di lavoro e tempo libero che il nostro stile di vita contemporaneo richiede.

La cucina, la sala da pranzo e il tavolo da lavoro si fondono in un unico arredo: quasi una metafora di uno stile di vita in cui pubblico e privato, lavoro e ristoro, non sono più divisi. Un nuovo grande arredo in forma di un carosello contiene la tecnologia per preparare il cibo, consumarlo, fare una riunione di lavoro e vivere momenti di intimità.

La pandemia ha reso inaccessibili molte delle attrazioni delle nostre città. Del nostro stile di vita urbano rimangono spese eccessive e spazi vitali ridotti. Si manifesta la possibilità di tornare a vivere in centri più piccoli con un’alta qualità della vita. Piccole comunità, un patrimonio architettonico di pregio, un contatto più intimo con il paesaggio.

Lo spazio scultoreo della caverna viene popolato da arredi in pietra lavorata a macchina dalle forme poliedriche. I volumi concavi della caverna suggeriscono layout inediti per rendere ogni spazio multi-tasking.

La presenza di nuovi spazi in una città come Tokyo ci porta uno stile di vita innovativo e tradizionale allo stesso tempo. Gli ambienti delle nostre case cambiano di funzione, e una nuova tecnologia di iper-arredi ci aiuterà ad interpretare il cambiamento.

Lo spazio scultoreo della caverna viene popolato da arredi in pietra lavorata a macchina dalle forme poliedriche. I volumi concavi della caverna suggeriscono layout inediti per rendere ogni spazio multi-tasking.

A causa della pandemia molti medici e scienziati sono costretti, dai ritmi e dalle condizioni del lavoro, a vivere lontani dalle proprie famiglie. Le condizioni di isolamento possono generare nuove comunità.

Un sistema di sensori connette gli stati d’animo degli abitanti alla tecnologia della casa. Gli arredi e quindi gli ambienti si illuminano e cambiano colore. La tecnologia aiuta a creare empatia con l’ambiente domestico.

Durante il lockdown, gli spazi commerciali ospitati nei prestigiosi piani terra delle nostre città sono rimasti totalmente inutilizzati. Gli abitanti dei palazzi, inaugurando una nuova vita sociale di condominio, immaginano di utilizzare quegli spazi per momenti di festa all’interno di comunità protette.

Ossessionati dalla paura del contatto, costruiscono letteralmente una bolla che consente di non essere contaminati dall’esterno e di interagire soltanto attraverso dei portali tecnologici iper-filtranti. 

Stanchi della vita metropolitana durante la quarantena, si può immaginare un ritorno alla natura. Ovviamente portando con noi il know-how tecnologico adeguato ai nostri standard contemporanei.

Una casa osservatorio, in cui tutte le funzioni sono distribuite sul perimetro, per mantenere un contatto costante sul paesaggio.

Nella metropoli contemporanea, e in particolare in alcune città asiatiche, la mancanza di spazio, la sovrappopolazione e l’inquinamento sono la cifra dominante. Così, mentre cresce la densità, emerge la possibilità di integrare forme naturali e le nuove tecnologie nella crescita verticale.

Una serie di blocchi funzionali contengono la tecnologia e gli arredi, mentre le acque piovane
raccolte in alto attraversano i piani dell’edificio, portando la natura in un ambiente totalmente
artificiale.