In che modo la rappresentazione del desiderio e del corpo femminile è stata utilizzata per veicolare gli ideali imperanti nel Ventennio, le teorie darwiniane razziste dell'antropologia lombrosiana e quelle mediche psichiatriche? È possibile parlare di sguardo posato sul corpo femminile come un progetto di comunicazione di massa a opera dei sistemi eteropatriarcali, realizzato tramite il supporto dell'arte, della scienza e infine dell'industria dell'intrattenimento?
Questi gli interrogativi a cui cerca di rispondere il talk “Desiderio e Corpo Femminile”, ospitato nel Campus NABA di Milano (Via C. Darwin, 20) il 21 febbraio alle ore 10.30. Parteciperanno in collegamento streaming con Rachele Borghi (professora di Geografia Queer, Université Sorbonne Parigi) e Slavina (attivista, educatrice e ricercatrice indipendente), mentre saranno presenti nel Campus NABA Elisa Muscatelli (curatrice indipendente) e Rosaria Murolo (Phd History and cultural studies Accademia di Belle Arti di Napoli).
“Desiderio e Corpo Femminile”: i temi del talk
Questa conversazione, organizzata in occasione del World Anthropology Day 2025, attraversa i diversi usi della rappresentazione disciplinata del corpo femminile, dalla fotografia coloniale del Ventennio sulle donne etiopi a quella medica psichiatrica del medico Jean-Martin Charcot sulle donne medicalizzate come "isteriche", passando per il simbolismo surrealista, in cui il corpo femminile viene usato come portavoce di una sessualità libera, istintiva e anti-borghese, per approdare poi alla Spagna post-franchista con la necessità di riappropriazione del desiderio da parte di identità non conformi.
“Desiderio e Corpo Femminile”: dettagli dell’evento
Venerdì 21 febbraio, dalle ore 10.30
Campus NABA di Milano
Via Carlo Darwin, 20
Ingresso libero con prenotazione consigliata alla mail anthroday.2025@gmail.com