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Chi è il Curatore nel mondo dell’arte?

Si tratti di una mostra pittorica in una galleria o di una performance in uno spazio pubblico, l’artista ha necessità che il suo lavoro parli a un certo audience. Determinante diventa, quindi, la figura del curatore — professionista che si occupa della selezione degli artisti e delle opere così come dell’organizzazione dell’evento e della promozione. Questo ruolo ha visto un crescente interesse nel corso dei decenni e, di conseguenza, richiede un livello di specializzazione che include competenze tecniche così come capacità di lettura del presente e delle issue che lo caratterizzano.

Cosa fa un Curatore?

All’atto pratico, il lavoro del Curatore può abbracciare un ampio ventaglio di attività. Fra queste sono comprese la definizione del tema e del concept di un evento d’arte (sia esso mostra, happening, o altro), la ricerca e la selezione delle opere, la scelta della location (galleria, spazio pubblico, museo, ecc.), la pianificazione dell’evento in tutti i dettagli, il design dell’allestimento e la disposizione delle opere d'arte all'interno dello spazio, la creazione di tutti i materiali informativi o promozionali (dalla redazione del comunicato stampa alle pubblicizzazioni sui canali digitali). Il ruolo richiede, dunque, una valutazione di alcuni aspetti artistico-culturali, di altri legati alla comunicazione e di altri ancora più manageriali come la gestione del budget o la messa in sicurezza delle opere. Tali responsabilità possono variare a seconda del tipo di organizzazione per cui si lavora (gallerie, musei, aziende, progetti indipendenti, ecc.) e del progetto.

Quali skill deve avere il Curatore d’arte?

Come si sarà intuito dal precedente paragrafo, il Curatore si occupa di aspetti diversi anche se l’obiettivo rimane la buona riuscita dello stesso evento d’arte e, di conseguenza, la promozione del lavoro dell’artista. Ciò richiede necessariamente competenze diffuse, quand’anche approfondite. Di seguito un elenco.

Skill tecniche relative all’arte: conoscenza della storia dell’arte e costante aggiornamento sulla disciplina; capacità di lettura delle opere e di comprensione dei concetti su cui poggiano; capacità di progettare l’allestimento e creare un percorso espositivo consistente.

Conoscenze in ambito socio-culturale: curiosità e aggiornamento verso temi rilevanti del contemporaneo, ottimo spessore culturale.

Competenze manageriali: abilità nella gestione dei budget e conoscenza dei vincoli amministrativi/burocratici; gestione degli spazi e delle strutture.

Comunicazione: redazione di testi e supporto alla grafica per la promozione online e offline dell’artista.

Soft skill: capacità di relazionarsi con l’artista e di predisporre il necessario perché questi parli all’audience, buone qualità organizzative.

Come diventare Curatore?

Se in passato la figura del Curatore tendeva a essere direttamente derivata da quelle dell’artista, del gallerista o del critico, oggi il ruolo è sempre più definito. Dunque, lo sono anche i percorsi professionali. In NABA, la formazione inizia con il Triennio in Pittura e Arti Visive e si completa con il Biennio Specialistico in Arti Visive e Studi Curatoriali. Nel primo vengono gettate le basi per affacciarsi sul mondo dell’arte. Mentre, il secondo provvede a garantire una pratica curatoriale altamente specializzata in cui la cultura visiva, l’estetica e le dinamiche sociali sono al centro del programma.

Dove studiare per diventare Curatore?

Triennio in Pittura e Arti Visive

Biennio Specialistico in Arti Visive e Studi Curatoriali