Identità e senso d’appartenenza sono il collante fra le persone, sono fattori indispensabili per affrontare le sfide sociali e ambientali a livello globale e locale. Per trasferire questi valori occorre sviluppare strumenti e spazi che favoriscano il confronto e l’inclusione. Questo è, di fatto, il compito del Community Designer – facilitatore e catalizzatore del cambiamento sociale. Dallo studio delle peculiarità di un territorio fino all’implementazione di app e piattaforme online, le sue task possono variare includendo lo sviluppo di spazi, servizi e oggetti fisici, digitali e ibridi. Pensiero creativo, capacità di analisi e conoscenza dei principi di design sono alla base delle sue competenze.
Lo scopo principale di un Community Designer è quello di coinvolgere un certo gruppo di persone intorno a uno o più interessi comuni, si tratti di attivisti che dialogano online da ogni parte del mondo piuttosto che di un quartiere che intende iniziare un’opera di riqualificazione. I progetti possono spaziare dalla riqualificazione urbana fino all’inclusione sociale e ai programmi educativi. Il suo primo compito, dunque, è comprendere le loro esigenze, sfide e aspirazioni sia con ricerche qualitative e interviste sia con metodi quantitativi e analisi big data. Di seguito, il professionista e il team che lavora al progetto collaborano con i membri della comunità stessa per ideare soluzioni creative e praticabili. Questo può includere il design di spazi pubblici, programmi sociali, servizi, app e altri interventi. Una volta implementato, testato e messo a regime il progetto, il Community Designer può occuparsi della gestione (dall’organizzazione di eventi e workshop fino ai momenti di confronto). Non di meno, è chiamato a svolgere un ruolo di advocacy nelle sedi competenti, di mobilizzazione del tessuto sociale e di sensibilizzazione della comunità, promuovendo la causa così come cercando finanziamenti e partnership.
Il bagaglio di conoscenze di un Community Designer include creatività, competenze analitiche e di progettazione, attitudini e sensibilità umane.
Il background per ricoprire questo ruolo e gestire progetti complessi può essere frutto dell’esperienza ma, sempre più spesso, ci si rende conto dell’importanza di un processo formativo professionalizzante. Il Biennio Specialistico in Social Design di NABA inizia proprio affrontando il tema del design di comunità dedicato allo sviluppo di un progetto per un prodotto, uno spazio, un evento o un servizio per le persone. Qui lo studente acquisisce gli strumenti metodologici necessari per la ricerca e l’implementazione delle soluzioni, esplora differenti approcci e si avvicina allo studio antropologico delle comunità.